Giappone: Verità improbabili!


Come da noi, anche dall’altra parte del mondo dopodomani sarà Natale. Ebbene sì, pur essendo metà shintoisti e metà buddisti (non lo sanno neppure loro) anche in estremo oriente festeggiano la nascita di Cristo. Okay, forse sto esagerando, magari non proprio quello, però amano questa festa occidentale e la festeggiano pur avendo una religione differente. Soprattutto in Giappone l’aria natalizia è molto sentita, Tokyo  diventa una metropoli adornata da miliardi di luci (come se quelle al neon non bastassero), regalando uno spettacolo unico agli occhi. E quando la neve cade, si ha un panorama suggestivo da non perdere. Qual degno amante del Giappone non ha mai sognato di passare il Natale nella Terra del Sol Levante? E’ l’ambizione un po’ di tutti. Meno risaputo, invece, è quello che c’è nella prefettura di Aomori, più precisamente in un villaggio sperduto, nel distretto di Sannohe, di nome Shingō. Un piccolo insediamento con poco più di 2.500 abitanti, ma che è famoso in tutto il Giappone per un particolare tumulo. Vi chiederete voi cosa ci sia di speciale in questo. Ebbene, quel tumulo è niente di meno che la tomba di Cristo. 
Starete sicuramente pensando come sia possibile tutto ciò, ma incredibilmente c’è una spiegazione a questo fenomeno. La chiave di tutto è la famiglia di Sajiro Sawaguchi. Chi è? So che farete fatica a crederci (o non ci crederete mai), ma la sua famiglia è la diretta discendente di Gesù. Il problema è che secondo il Vangelo Gesù non aveva prole. E’ morto a 33 anni crocifisso, quando non aveva figli, resuscitato dopo tre giorni per poi salire in cielo. Non esiste la discendenza di Gesù, quindi come possono realmente essere i diretti discendenti? Secondo quanto afferma la famiglia Sawaguchi, Cristo non è morto sul Calvario. Bensì a morire sulla Croce fu suo fratello Isukiri. Ma ora retrocediamo di qualche anno per colmare qualche lacuna. All’età di 21 anni, Gesù, fece un viaggio in Giappone, dove rimase per ben 12 anni. Ritornò, dunque, in Giudea a 33 anni per perseguire la missione affidatagli dal Padre, ma le sue predicazioni non vennero accettate, e come anche noi sappiamo, venne crocifisso. La realtà è che a finire in croce sul Calvario, non fu Cristo, bensì come detto prima suo fratello Isukiri, che si sacrificò per lui, mentre Gesù fuggi attraverso la Siberia fino a ritornare nel nord del Giappone. Si stabilì in quello che ora viene chiamato villaggio Harai, nei pressi di Shingō, e divenne un coltivatore di riso, si sposò e portò avanti una famiglia con tre figlie. Si narra che nella sua vita viaggiò e apprese molto, morendo alla veneranda età di 106 anni. Dedicarono il tumulo, per divinizzare e poter pregare Gesù Cristo e al fianco sinistro un secondo tumulo dedicato a Isukuri. Ma come possono i giapponesi inventare una simile storia? In realtà non inventarono nulla. Nel 1933 furono rinvenuti alcuni scritti ebraici che parlavano della vita e della morte di Gesù in Giappone, che era presumibilmente il suo testamento. Purtroppo, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, questi documenti furono sequestrati dalle autorità giapponesi e portati a Tokyo. Da quel giorno non furono mai più visti.


Che ci crediate o no, poco importa ai giapponesi che invece credono fermamente a questa leggenda e alla presunta tomba di Cristo. Una cosa è certa: se tutto ciò fosse realmente accaduto, tanto di cappello a Gesù per l’ottima location scelta.

Buon Natale a tutti voi!

1 commento:

  1. Mi è piaciuto molto scoprire qualcosa di nuovo appartenente ad una cultura lontana :)

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