Perchè Katy ci piace.

Abbiamo ricevuto il suo ruggito, ci è piaciuto.
Dopo alti e bassi, successi e flop, la Katy Perry che amiamo (per comprenderci, quella di "i kissed a girl" "hot n cold" ma anche "thinking of you") ritorna di potenza, per meglio dire, ritorna ruggendo.
Roar si classifica nei primi posti nel mondo e con salto di tigre si piazza nuovo nuovo di zecca come singolo più venduto al mondo non appena pubblicato.
Perché ci piace? Oltre ad un lyiric video geniale, un video colorato che sfuma dalla natura alla super natura (bellissime le lucciole che compongono la tigre ruggente) come fosse di tutti i giorni nella giungla, la Perry ci racconta la sua storia ma anche quella di un po' tutte, e un po' tutti, noi. L'evoluzione, permanente o momentanea, che avviene in quell'istante in cui ci rendiamo pienamente conto delle nostre debolezze e paure. Da gattini ci riveliamo tigri, leoni: aggressive insomma!

Roar è anche la musica pop che ritrova la sua libertà, spezza rumorosamente le catene datele da basi House, monopolio musicale dei Dj e beat hip-hopeggianti; tutto torna al suo posto. Katy torna sulle vette.

Pochi giorni fa agli Ema vince come migliore artista femminile. Whos to blame?
Si esibisce ad Amsterdam (e se il nome della città vi ricorda di essere eco e green, a voi chi ha pensato Miley Cyrus accendendosi un "allegra sigaretta" sul palco prima della chiusura) con l'ultimo singolo: Unconditionally, fiume di pianti per la sottoscritta.

Nell'album Prism i 16 brani creano un atmosfera varia e piacevole: alternanza di brani divertenti (come Birthday e Walking on air) e altri più deep . Notiamo una maturità differente dal precedente Teenage Dream, meno colori fluo nell'aria e forse testi che si recano più in profondità.

E' una nuova Katy Perry? Forse no.  E' un effettiva crescita artistica? Per noi in parte.
Ci ha conquistati? Si.