Italo-English

Qualità vocale.
In questo post vorrei parlare di questa moda, piacevole a dir si voglia, dei nostri cantanti italiani di accoppiarsi (musicalmente intendo) con grandi voci straniere. E' il caso in questi mesi di Eros Ramazzotti ft Nicole Scherzinger, Laura Pausini ft Kylie Minogue ed infine, in questi giorni per radio, Giorgia e Alicia Keys con I Will Pray (pregherò).

Vorrei iniziare a ritroso, quindi parlando dell' ultimo duetto nominato: I will pray (pregherò). Secondo me l'unico in cui la voce italiana non viene sopraffata, inibita, da quella straniera. Non c'è scarto. Le due voci, quella di Giorgia e quella di Alicia Keys, che è poi una delle più grandi voci a livello internazionale, si incastrano perfettamente. Eccellente qualità vocale del brano.
L'esecuzione della canzone è per me in crescendo; sono inizialmente rimasta delusa dal brano, qualcosa de genere "Oh no! Due grandi cantanti ed esce questa cosa floscia". E invece no. Miei cari, il pezzo è bello e a suo modo molto dinamico,e come le patatine, più l'ascolti più vorresti ascoltarlo.

 Limpido. Laura Pausini-Kylie Minogue. 
Il duo ha un suo perchè, un senso stranamente logico, ma non "limpido". La voce dell' Australiana è forse troppo più chiara e alta di quella della Pausini e le cose potrebbero non andare, ma vanno. La canzone si presenta ascoltabile, il ritmo molto pausiniano prende. Ma, nonostante la preponderanza di Laura Pausini nella canzone, Kylie le fa le scarpe. Nel complesso tutto è al suo posto, e il video è molto interessante. Opinabile il look di Laura Pausini.
Fino all'estasi.Una bellissima, elegantissima Nicole Scherzinger. Si può dire "grazie" ad Eros Ramazzotti per questa visione di lei più sobria del solito. Per quanto riguarda lui, nello stile del video...che dire? Il giovane che più che verace è recidivo. Gli anni passano Eros, e il look urban non fa per te.
Torniamo all'aspetto musicale. Il mix delle due voci funziona forse di più di quello della canzone precedentemente descritta, ma anche in questo caso è molto più rilevante il timbro vocale dell'americana. La canzone senza lei risulterebbe piatta, e (clichè degli italiani) Eros sarebbe ricaduto nella solita canzone tipica del suo stile.


Anche se questa "moda" del duetto italo-inglese dovesse andare a scemare, speriamo che la musica italiana conservi quest'usanza per eventi più rari ma di grande rilevanza. Ciò aiuta noi italiani , musicalmente, a muoverci in avanti con le nuove tendenze ma lasciare quell'impronta tipica della nostra musica e magari farci conoscere di più all'estero.


I will pray
i will cry
’cause I want you so bad
’cause I have no regrets and no
I don’t know (non lo so) what to do
quando avrò finito il tempo
e sarà tardi per l’inverno e nel cuore io per te io pregherò






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