ZOMBOY: IL DUBSTEP CHE RIANIMA.



Dubstep, questo sconosciuto.
Zomboy ci apre un mondo, fatto di sfumature “Skrillexiane”, combinazioni di suoni in loop e melodie un po’ alla Justice e Vitalic della celebre “My friend Dario”.







 
 
Ma chi è Zomboy?
Nato in UK con il nome di Joshua Jenkin, a soli 24 anni è stato capace di donarci pezzi del calibro di “Bad Intentions” e “Braindead” tratte dal suo ultimo EP chiamato “Reanimated”.




Zomboy - Braindead

Mai altro nome fu più azzeccato per un EP, dire che questo album rianimi è decisamente riduttivo.
Adrenalinico ed a tratti un po’ cattivo (quanto basta), questo EP ci da l’opportunità di conoscere altri aspetti del dubstep.



Zomboy - Vancouver Beatdown


Il sound di Zomboy si fa più vario ed interessante ascoltando pezzi come “Demons”, “Little Dreams” (remix dell’originale di Ellie Goulding) e “Here to stay” nel quale possiamo notare un ritmo iniziale abbastanza reggae che si fonde con il dubstep in maniera del tutto geniale.




Zomboy, come direbbero a Roma, “ce piace”.

Peace!

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