La musica di una pellicola

La musica è la rappresentazione sonora, simultanea, del sentimento del movimento e del movimento del sentimento.
                        Romanzo con cocaina, 1936





La concretezza che cerchiamo nell'astratto, l'armonia che diventa uomo, movimento, respiro e battito, uno sfondo protagonista che accompagna fotogrammi.
La musica è visionaria follia che comunica, utopia che diviene realtà: essa spiega significati celati, potenzia un gesto, una sensazione, fa esplodere un'emozione, enfatizza un'azione.
Essa è una base comune necessaria alla vita e ad una comprensione più ampia del mondo; Essenziale, mistica, energica, triste è il sottofondo ideale di una pellicola.
La grandezza di un brano si misura in emozioni, la grandezza di un film si misura nell'equilibrio che nasce tra tecnica, trama, ed il messaggio che offre, regala.
Le colonne sonore sono la perfetta concordanza tra due bellezze diverse, la fusione immediata di due Arti distinte ma complementari, due fratelli che entrano in comunione tramite una scelta azzeccata; le Soundtrack concedono al cinema di fondersi con la musica, di confluire tra immagini e volti, di riempire vuoti e di imprimere potenza e dinamicità ad una scena.
Questo è il tema della settimana, a cui mi uniformo con grande piacere perché le mie due passioni diventano carne, braccia che si circondano, ponti che collegano due universi.
Ho così deciso di citare i brani più popolari che abbiamo ascoltato in film impeccabili e non.

 Supplichevole, pura carica e cattiveria per gli EVANESCENCE che firmano e prestano a Daredevil due capolavori come My Immortal e Bring Me To Life, due canzoni importanti per un film reputato scadente, due singoli portabandiera di una variegata colonna sonora.



Morricone è uno degli “INTOCCABILI” firma colonne sonore di grosso calibro, una tra le ultime Django Unchained, con un'artista Italiana Elisa Toffoli che scrive e canta “Ancora Qui”. L'equilibrio che si viene a creare è sensazionale.
La pellicola -accolta divinamente dalla critica- ripercorre alcuni dei maggiori successi di Morricone, catturati e riutilizzati, quasi come fosse un'ode alle grandi capacità del maestro.



Un film triste, saggio, drammatico ma puro come l'amore angelico, affidato al caso della vita, al destino più forte di qualsiasi scelta volontaria. City of Angels riceve candidature per Golden Globe, Grammy Award e l'Original Soundtrack IRIS-GOO GOO DOLLS diventa colonna sonora dell'anno ai BMI e ad i Teen Choise. Un duro scontro tra la ratio rappresentata dal personaggio femminile e l'astratto del mondo “Invisibile” di cui Seth (Nicholas Cage) fa parte.
Il regista punta a sconvolgere con brani appropriati, e frasi ad effetto.







Uno dei momenti più suggestivi dei film di Harry Potter è l'intro iniziale, quando il logo della Warner Bros si fa spazio sul grande schermo ed il “Jingle” viene sparato fuori dall'impianto Dolby Surround perdendosi nella stanza, ed avvolgendo ogni spettatore. Logo e Intro cambiano per ogni capitolo della saga, si assiste ad un vero e proprio crescendo di oscurità, timore e forza. Ma, la mia attenzione è focalizzata su un altro pezzo, che fa da cornice ad una scena importante: The Possession- Harry Potter and the Order of Phoenix, quinto capitolo, scena avvincente in cui Harry tenta di scacciare via Voldemort, in cui Harry rivive i momenti bui e trae coraggio da quelli belli, in cui ricorda a Voldemort che l'Amore rende invincibili.









Passione che rende stolti, impudenti, ma vincenti, passione che rende ciechi e che distrugge. Rosso: rosse sono le botte che prende Sasha, rosse sono le porte che si spalancano, rosso è il sesso, rosso è l'amore che riscopre.

Un lungometraggio, non un capolavoro ma colpisce le giuste corde e si fonde in modo perfetto con la grinta urlata ma armonica di Skin con Tears Down these Houses. Skin cuce il testo su un'armonia già sentita, composta per La finestra di Fronte da Andrea Guerra.
Un meritevole sforzo molto criticato.


Potrei elencarvi film come Requiem for a dream, Noi, ragazzi dello zoo di Berlino, a Beautiful Mind, the Cider House rules, Espiazione, The millionaire, ma, essendo un post leggero, vi citerò uno dei miei Musical preferiti, so guys: 
WELCOME TO THE MOULIN ROUGE.


Il film porta alla ribalta un genere sopito, riceve premi Oscar, Golden Globe, e riconoscimenti minori. La trama ispirata a Puccini, Verdi e Guy de Maupassant è travolgente, intrigante ed appassionante.
La colonna sonora è costituita da brani importanti, rivisitati dalla Kidman e da McGregor, che sono fuochi d'artificio: your song, one day I will fly, Elephant love medley, come what may ecc..
Il mio pezzo preferito è il Tango, Roxanne, i passi decisi, il rivendicare una possessione, l'amore si rivela, niente sotterfugi.
“First... there is desire...
then, passion!
Then, suspicion!
Jealousy, anger, betrayal!
When love is for the highest bidder, there can be no trust.
Without trust, there is no love!
Jealousy... Yes, jealousy...
will drive you, ...will drive you... mad!”
I violini che somigliano a stilettate dolorose, le corde che si piegano sotto l'archetto, la rabbia che monta, la gelosia che diventa furia, la velocità, il nodo allo stomaco e la sensazione di sentire ogni nota addosso, ogni supplica, ogni passo e colpo, i cori, le urla. E la musica non accompagna ma ingoia l'intera recita, sovrasta e diviene protagonista di uno spettacolo convulso, agitato.

Il Moulin Rouge è l'incontro più riuscito di sempre, il connubio perfetto, l'esperimento che è ben riuscito.

Le unioni sono sempre complicate da affrontare, ma danno grosse soddisfazioni. Spero di avervi trasmesso un po' della mia passione! 
Vi lascio con l'ennesima citazione: "Il cinema è uno dei tre linguaggi universali; gli altri due sono la matematica e la musica.
Frank Capra"
Stay tuned! Emme.

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