To put your finger on the trouble
When the trouble is you
And you think it's easier
To know your own tricks
Well it's the harderst thing you'll ever do
Quanto ci piace soffrire. Quanto è bello, vero? Far entrare qualcuno nella nostra anima e rapirla.
E' difficile e tentiamo di resistere. Ci facciamo scudo della nostra forza di sopravvivenza così da non dover abbandonare chi "è il nostro problema". Anche se quel problema vuole fuggire quando si è insieme un problema.
Lo dicono prima con linguaggio che con la loro lingua (inglese) gli U2. Si capisce, non c'è bisogno di traduzione. L'estasi maledetta dell'amore, sadismo delicato.
E dicono "Sono nudo e non ho paura, il mio corpo ha paura e non me ne vergogno".
Ed è bello poter pensare (perfetto poterlo fare) di diventare immuni ai graffi di essere in relazione con una persona, soprattutto se la cosa è intensa, vera, oltre il limite. Poter essere "immortali" in quest guerra sentimentale di problemi e possesso e legami. Ballare il tango su una piattaforma adagiata sulla lava bollente.
E ce lo fanno capire gli U2 con "The Troubles", senza neanche dovercelo dire.
E, cari ragazzi, se qualcuno non lo sa, il loro meraviglioso album (da cui è tratta The trobles, come tante di quelle che vi stanno piacendo alla radio) è gratuito su iTunes. Tutto tutto, tutto bello.
To give up on the trouble
If the trouble is destroying you
You think it's easier
But before you threw me a rope
It was the one thing I could hold on to
Il tuo modo di scrivere mi affascina molto. La canzone è magnifica e...lo sarà sicuramente anche l'album. Grazie del consiglio!
RispondiEliminaÈ difficile e tentiamo di resistere..
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