Portatemi in chiesa.

Venerdì. Bus Lecce-Taranto.
Mi colpisce una voce su una parola. Si mescolano. Su Amen.
Bè, comincio a piangere, in realtà era solo una lacrima di commozione, certo è strano. Non sono una persona religiosa ma, come persona piena di domande e che segue una continua ricerca, in un rapporto altalenante con quella figura di Padre (eterno) in cui non credo, mi spiazza il testo:
Take me to church
I'll worship like a dog at the shrine of your lies
I'll tell you my sins and you can sharpen your knife
Offer me that deathless death
Good God, let me give you my life.

    Ti dirò i miei peccati cosicché tu possa affilare il tuo coltello...
Nel pieno della riflessione suppongo che la canzone si chiami "Amen", e invece no, il Dj mi informa che il vero titolo è "Take me to Church"- Hozier.


Sabato. Casa a Pulsano.
Premetto che l'immagine non vuole essere polemica, ma fa parte del video della canzone.
Lo scopro solo il giorno dopo, ricercando sul nostro amato YouTube la canzone e il video. Ora, il giorno prima avevo versato una lacrima? Il giorno dopo ho in gola un magone gigantesco. 
'We were born sick,' you heard them say it
Non ce la farei, non ho un pensiero maturo e ordinato ora per poter parlare di ciò che il video vuole evocare, e ciò che mi evoca. Oltre dolore, e frustrazione, questo si. Il discorso è molto e troppo complesso per poterlo inserire in questi cinque minuti di scrittura.
Vi chiederei di vederlo, di ascoltare la canzone e di leggere il testo. Merita,merita, merita.
Questa canzone è poi miccia per luoghi e cose strane accadute in quella giornata di ieri, per quello mi sento ancora più spinta a parlarne. Chissà, magari non tutto accade per caso.
I was born sick,
But I love it
Command me to be well
Amen. Amen. Amen. Amen.
 In chiesa, ieri pomeriggio (vi dicevo che sono accadute strane cose) il sacerdote dice "Amate e non avete paura, RISCHIATE perché la paura è il contrario dell'amore, rischiate e amate perché amando si fa la parola di Dio".

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