Che cos'è l'amore?

PRELUDIO

Questo post sarà diverso da tutti gli altri. 
Non ci saranno immagini, video, tag, non ci sarà nulla di tutto questo, per due motivi.
Il primo motivo è che chi scrive è una persona diversa, che per la prima volta scrive qui.
Il secondo motivo è che l'argomento non ha bisogno di nessun tipo di segno grafico che non siano le pure lettere.
E forse sono di troppo anche queste ultime.
Forse quando si parla d'amore si dovrebbe semplicemente stare zitti.
Se dovessi scrivere una storia d'amore riempirei pagine di spazi bianchi.
Starei fermo, senza fare assolutamente nulla.
Cercherò di descrivere qualcosa che forse non esiste.
E' come cercare di descrivere un fantasma o un extraterrestre.
Qualcosa di troppo diverso dalla nostra forma corporea.
A cui non siamo abituati, anche se fingiamo di esserlo.
Siate comprensivi.
Questa non è la spiegazione di cosa l'amore sia oggettivamente, ma di cosa rappresenta per me. 
Ogni eventuale commento è quindi gradito.  

PARTE PRIMA: DEL DUBBIO

Una domanda scontata che però è quanto di più lontano dall'esserlo.
Una domanda che racchiude dentro di sè altre mille domande.
Io non so a cosa pensate voi, quando pensate all'amore, non so a che cosa lo accostiate.
Ma che lo vogliate o no, tutto ciò che l'amore, fondamentalmente, essenzialmente, rappresenta, è il dubbio.
Forse la vera domanda, il vero titolo, non dovrebbe essere: che cos'è l'amore, ma: esiste l'amore? 
E se sì, sotto che punto di vista? Anatomico? Filosofico? Semplicemente umano?
La verità è che forse non c'è nessuna verità.
La verità è che forse stiamo solo perdendo tempo e ci stiamo rincorrendo in circolo da millenni, e forse sto perdendo tempo anche io.
Ma anche di questo non c'è certezza. 
Ma non di soli dubbi si alimenta questo strano essere, famelico e dolce, malvagio e benefico.

PARTE SECONDA: DELLA CERTEZZA

Qual'è la prima cosa che vi viene in mente pensando all'amore?
Carezze? Baci? Passione? Sesso?
Quello a cui penso io per primo, è sempre a una bestia.
Con i denti aguzzi, con gli artigli acuminati, ed estremamente veloce.
Una di quelle capaci di farti a pezzi in pochi istanti, se solo lo volesse, e se solo glielo concedi.
L'amore è dunque una potenza devastante avvolta nel mistero.
Se lo dovessi immortalare in una frase, direi che è una nuvola a forma di tigre, rapportandomi a quanto scritto sopra.
Non credete mai che l'amore vi cammini affianco, l'amore è sempre sopra di voi, e vi guarda, vi osserva. 
Voi non lo sapete, ma potenzialmente può esistere ad ogni angolo della strada e della vostra vita.
E' solo che a volte non lo vedete, a volte lo vedete ma fate finta di niente, a volte semplicemente non lo riconoscete.
Innanzitutto, volendo essere meno fisofici e più realistici, cosa può essere per davvero l'amore?
Come possiamo davvero definirlo, da un punto di vista empirico?
Ci sono alcune certezze che non possono essere assolutamente smentite.
La prima è che non puoi mai dire di amare una persona fin quando non la conosci per davvero, e la seconda è che non importa quanto ami o dici di amare una persona, quasi sempre "ti tirerai indietro quando il suo sangue ti scorre troppo vicino."
Come ho detto in precedenza, a me pare che non facciamo altro che rincorrerci tutti quanti, da sempre.
Ho paura a dirlo, ma forse tutto ciò ci alimenta è il fatto stesso di essere in vita.
Noi vogliamo amare semplicemente perchè siamo in vita, perchè respiriamo, e dato che respiriamo, vogliamo farlo più forte.
E vogliamo anche attimi senza respiro.
Battiti accelerati, tachicardia.
L'amore altro non è, probabilmente, che una droga.
Se siete davvero innamorati, o pensate di esserlo, ci sono due modi in cui potete vivere la cosa.
Pensando all'altra persona come a una seconda parte di voi stessi, una parte complementare, una parte indispensabile, o semplicemente come a una persona con cui state facendo un viaggio.
Come se steste andando da qui all'Australia, per dire, o a volte, solo a fare una passeggiata di poche centinaia di metri.
Nel primo caso, siete drogati.
Non azzardatevi mai a dire a qualcun'altro di esserlo.
Le anfetamine sono meno pericolose dell'amore come dipendenza.
Se siete dipendenti da una persona, con buona probabilità siete già persi, siete già finiti.
E probabilmente, sapete una cosa?
Non siete nemmeno innamorati.
Terza certezza: l'amore non è, e NON DEVE MAI ESSERE dipendenza.
Se siete dipendenti da qualcuno, è perchè siete deboli, indifesi, e quando quel qualcuno vi lascerà, voi crollerete come un castello di vetro.
Non considerate mai qualcuno come un vostro prolungamento, ma come un compagno d'avventura.
Questo vi semplificherà la vita, indipendentemente da che cosa proviate.



PARTE TERZA: DEL SOLE E DELLA LUNA

Arrivati a questo punto, alcuni di voi staranno pensando che io sia una persona estremamente arrogante.
Come può un semplice essere umano prima definire l'amore come qualcosa di superiore, e poi cercare di definirlo?
Questo vorrebbe dire ammettere di credere di essere qualcosa di superiore a sua volta, e che per questo si può avvicinare a quella che è una specie di divinità.
In realtà questo non è del tutto corretto.
La persona che vi parla, è una persona che è sempre stata nell'ombra.
Una persona che ha vissuto l'amore e ha cercato di comprenderlo sia da vicino che da lontano, ma sempre lontano dal Sole.
L'amore per me è sempre stato simile alla Luna, mentre per tante persone è come la nostra stella.
La verità è che l'amore può illuminare, anzi, deve illuminare.
A cosa serve una persona che non fa altro che portare altri problemi nelle nostre vite?
Serve qualcuno che le migliori e le rischiari, ma inevitabilmente, senza nemmeno volerlo, abbiamo introdotto un termine nefasto: il servire.
Ci serviamo dell'amore, o è l'amore che si serve di noi?
L'amore è la volontà della natura per preservare la specie, o è una nostra volontà, un nostro desiderio, che si tramuta in un piccolo Sole o in una piccola Luna?
La risposta non so darvela nemmeno io, e non saprà darvela nessuno, perchè nessuno nè è in grado.
Ci sono diversi modi di vivere una storia d'amore.
Questo l'ho già detto, e già lo sapete.
Maniere più o meno distaccate, e tante quante sono le persone che solcano ogni giorno il terreno di questo terra.
Ma vi chiedete se la persona che avete affianco è davvero quella giusta?
Vi siete mai chiesti se siete assieme a qualcuno perchè sentite per quella persona un qualcosa di mistico e trascendentale, o solo perchè ne avete bisogno?
Io me lo sono chiesto ogni volta, e sono giunto alla conclusione.
Non è importante il lato sotto il quale vivi l'amore.
Non importa sei sei una cretura della notte, come me, o una creatura del giorno.
L'importante è che fai luce dentro te stesso.
Anche se fuori è buio, se dentro di te splende un fuoco divampante, nessuna oscurità potrà mai accecarti.



PARTE QUARTA: DEI SEGRETI E DEI MISFATTI


Siamo già arrivati alla quarte parte del nostro breve viaggio insieme, e ancora non vi è nemmeno l'ombra di una spiegazione in merito al titolo.
Comincio a pensare di cambiarlo, ma credo proprio che lo lascerò così.
Mi farò una domanda, e vi farò una domanda, a cui non so rispondere, perchè so che creare dei dubbi, parlare di segreti, è sempre qualcosa di molto affascinante.
Una parte fondamentale dell'amore sono in effetti i suoi segreti e i suoi misfatti.
Ciò che si nasconde dietro la sua essenza e ciò che è sin troppo evidente ma che si potrebbe cancellare.
Ci avete mai pensato?
Quanti matrimoni di convenienza esistono al mondo?
Quante persone stanno ancora insieme solo perchè sono sposate, perchè hanno dei figli, perchè ormai è troppo tardi per dire un secco NO?
Io ci penso spesso, più frequentemente di quanto dovrei.
Se noi siamo composti al 70% di acqua, l'amore è fatto almeno al 90% da segreti.
Credo che nella maggior parte delle storie siano più le cose non dette che quelle dette.
La maggior parte della verità viene poi a galla col passare del tempo, ed è per questo motivo che diciamo di avere compreso la vera natura di una persona solo dopo innumerevole tempo, se mai la comprendiamo.
Noi esseri umani siamo spesso essere bugiardi e vigliacchi, mostriamo sempre il nostro lato migliore all'inizio, cercando di apparire meglio di quanto siamo in realtà, per conquistare qualcuno, e poi dopo rallentiamo la presa, mettiamo il freno, e facciamo scendere la macchina lungo la collina semplicemente grazie alla forza d'inerzia.
Io penso che vada quasi sempre così.
Se dovessi pensare alle vere coppie che ho conosciuto nella mia vita, farei una fatica immane.
Ho ventidue anni, e forse non sono più di un paio.
Probabilmente un paio è anche una esagerazione.
Dovunque io guardi, gli sguardi che leggo tra coloro che dicono di amarsi, sono pieni di cose non dette.
I loro occhi paiono sorridere a tutti, ma io so che molto spesso vorrebbero gridare, e dire molto, molto di più.
Semplicemente non possono.
Ed ecco che arriviamo ai misfatti, ai tradimenti, alle bugie, alle mezze verità.
L'Inferno dei nostri giorni, la battaglia di tutti contro tutti, dove non c'è spazio per nessuno.
Una battle royal dove ciò conta è acchiappare la preda prima di qualcun altro, uno scontro senza tregua dove nessun pezzo di carne deve essere risparmiato, e dove ognuno vuole la sua fetta, molto spesso senza meritarla.
Le storie a volte non finiscono.
Pensate ai vostri genitori, stanno ancora insieme, nella maggioranza dei casi.
Ma si vorranno ancora bene?
Se ne saranno mai voluti?
Quand'è che l'abitudine diventa più pesante della forza di volontà?
Quand'è che è il nostro corpo inizia a pesare di più del nostro cuore?



PARTE QUINTA: DELLA FINE

Partiamo da un presupposto: io vivo sempre male, la fine.
La fine di un film, la fine di un libro, la fine di un videgioco, la fine di un anime, e ovviamente quella di una storia, quella di un'amore.
La fine non è mai la fine, dice qualcuno.
Beh, io dico che la fine è sempre la fine.
E non credete a quelli che dicono che la gente torna sempre.
La gente non torna, e se torna, dovreste mandarla via a calci nel culo, salvo rarissime eccezioni.
Perchè chi ti lascia, molto spesso, non pensa a quello che sta facendo, ma solo al suo interesse.
Ritorniamo a un punto che ho trattato sopra: non importa quanto dici di amare una persona, quando starà troppo male, quasi sempre vorrai allontanarti da lei.
Lo fanno quasi tutti, non sorprendetevi, magari lo avete fatto anche voi.
E' una cosa naturale, non ve ne dovete vergognare.
E' come una reazione ad un egente nocivo esterno, e dove non possono i vostri anticorpi, entrate in gioco voi.
Il punto è che molto spesso si esce dalla vita di una persona a cui si diceva di tenere per davvero appena iniziare a non esserci più utile.
Il punto portante di molte relazioni è un rapporto di utilità, e vengono portate avanti solo fin quando gli interessi, e i vantaggi, di vario tipo, sono maggiori degli svantaggi.
Non voglio dissacrare ciò che ho detto prima.
E' vero, non ha senso stare con qualcuno che ci fa solo del male, ma bisogna anche pensare più di dieci volte a quella che si fa quando si lascia qualcuno che non ci fa solo del male, perchè non tutti vivono la fine allo stesso modo.
Mai portare avanti gli strascichi di qualcosa iniziato o mai finito, ma attenzione, sempre, al modo in cui lo si fa, e a verificare se sia effettivamente mai iniziato o mai finito.
La fine dell'amore è sempre una tragedia, al pari di quelle greche.
Non credo ci sia davvero spazio per la gioia o l'amicizia.
Non capisco come facciano certe persone ad essere amiche dei propri ex.
Probabilmente il loro legame non era stabile come pensavano, perchè se io vedessi qualcuno che prima vedevo con occhi diversi sotto altre vesti, starei troppo, troppo male.
Quindi attenzione al modo in cui si conclude una storia, o un amore.
Fermo restando che se è amore, amore vero, non dovrebbe mai, mai finire.
E se nel vostro cuore sentite che è il vostro, rarissimo, caso, lottate fino alla fine.


PARTE SESTA: L'ULTIMO TRAMONTO


Ho sempre pensato all'amore come composto da due colori, il rosso e il nero. Non c'è bisogno che una delle due persone sia un colore e l'altra sia l'opposto, si può anche essere entrambe le cose.
Quando questi colori si mischiano, formano dei tramonti spettacolari, come quelli invernali.
Vorrei che quei tramonti non finissero mai, mi lasciano sempre a bocca aperta.
Ma a volte, anche una vera storia d'amore può finire, per volontà di una sola parte, e l'inverno, che prima amavo, e Dicembre, che prima adoravo, potrebbe essere per me, come per voi, il mese più orrendo.
Io non so stimare con quanta frequenza una vera storia d'amore possa nascere in mezzo alla gente.
"Come fai a dire che ami veramente una persona quando ce ne sono milioni che potresti amare di più se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri."
Questa è la mia citazione preferita di sempre, ed è di grande ispirazione per me.
Credo che la possibilità che due persone possano davvero amarsi sia estremamente rara. Se dovessi parlare in maniera matematica, direi che siamo su una coppia ogni 10.000, o forse anche meno.
Una vera storia d'amore è qualcosa che molti di voi, non vivranno mai.
E che probabilmente non vivrò nemmeno io.
Mi dispiace per avere scritto questo immenso bagaglio di cinismo in questo post, e vi accorgerete subito di come la persona sia cambiata.
Ma non posso farci niente.
Sono un realista, e noi realisti siamo fatti così.
Noi non sappiamo far sognare, ma sappiamo far riflettere.
Quanto tempo ci vuole per capire se è vero amore?
Anche qui i tempi, direi, sono molto lunghi.
Non credo assolutamente al colpo di fulmine.
Puoi dire di stare davvero bene con una persona dopo anni, credo, o forse dopo diversi mesi, ma di sicuro non dopo giorni, anche se in casi estremi, potrebbe anche essere così.
Prendete spunto dai giapponesi.
Loro hanno tre diversi modi per esprimere affetto, a seconda della graduazione del sentimento.
Purtroppo noi non abbiamo la stessa fortuna.
Credo sinceramente che "Ti amo" sia la cosa più bella che una persona possa dire a qualcun'altro, quindi fate sempre attenzione a chi lo dite, e a come lo dite.
Se non sapete che dire, forse la frase più conveniente è un semplice "Ti voglio bene".
Siamo tutti soli, fino a prova contrario, e così moriremo, sempre fino a prova contraria.
Mi piace pensarla così.
Forse ci sentiremo ancora.
Sentitevi liberi di commentare.
So che molto probabilmente non sarete d'accordo con le mie idee, ma va bene così.
Sono nato per questo.



Marco Morelli  

   






 

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