-Ed i miei giorni avevano preso a
scorrere in modo simile, ciclico, monotono, monocolore, senza la
scrittura, senza quell'appuntamento settimanale, quel programmino e
quel cruccio di anticipare gli argomenti.
Ed ora si riprende a vivere
attivamente.-
"LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO-Fedor Dostoevskij-
La Bellezza è uno sguardo attento
puntato sul mondo, è un'istantanea che ti folgora, un volto che ti
esaspera, un sorriso che ti rapisce, un particolare che ti strega, un
momento che si ammira, un gesto carico. La Bellezza è verità, è il
significato che si regala a due occhi, ad un istante, ad un rapporto,
è la proiezione della nostra anima in avanti, al di fuori di noi
stessi.
Il tempo è la sostanza, lo scandire
degli eventi ed il confondersi di vite, non è un periodo, un lasso,
è eternità che fluisce libera.
L'amore è costanza, un pallone da
basket in equilibrio su un indice, è quella palla che ruota e
risucchia, che barcolla ma non molla, resiste imponendo la propria
forza all'ambiente circostante.
Ogni essere umano è mosso da Bellezza
che si aggrappa al cuore, da Tempo che sorveglia la mente e da Amore
che si concede alla vita.
Siamo giocatori che prendono parte a
partite importanti, sfruttiamo schemi improbabili, siamo playmaker
che usano la mente, che prevedono gli eventi.
Belle è un concentrato di vitalità,
intelligenza, impudenza, dolcezza, è una donna del 1810, un
personaggio nato dalla penna di Madame Villeneuve, è la protagonista
femminile della Bella e la Bestia.
Nel 1991, la Disney produsse la
versione animata rendendo la fiaba un capolavoro di ingegno ed
impegno. Vinse il premio per la Migliore Colonna Sonora e fu nominato
come Miglior Film.
Furono apportate differenti variazioni
alla fiaba originale, eppure, il racconto non perse la magia,
l'incanto.
A distanza di 23 anni, la Bella e la
Bestia è stata riportata sul grande schermo, in modo differente,
imperfetto.
Una versione che rispetta il racconto
ma cade irrimediabilmente per mancanza di fluidità.
Christophe Gans utilizza al meglio gli
effetti speciali, descrive gli ambienti in modo sublime, ma trascura
il rapporto tra la Bestia e Belle, si lascia catturare dallo sfondo ed allontana l'idea della storia d'amore. Non c'è alcun percorso tra i
due amanti: ci viene concesso un inizio, una fine ma non uno svolgimento.
La morale della fiaba risiede proprio
nello sviluppo insensato dell'amore, sviluppo dettato dal tempo.
“Belle voi credete che un giorno con
un po' di pazienza o abitudine magari, voi potreste amarmi?” Non è
uno specchio a rimandare la bellezza della Bestia, è l'idea, lo
sguardo di Belle a mutare, a scalfire quell'immagine triste, ad
andare oltre, ad approfondire e sprofondare nell'animo del principe.
“Una vita per una Rosa” Il fiore è
l'elemento centrale, il punto di svolta dell'intera vicenda, il punto
d'inizio e di non ritorno e le vite dei protagonisti vengono
essenzialmente macchiate, costrette a mutare, a fondersi, ed il
numero due diventa uno sotto gli occhi attoniti dello spettatore.
É stata la Bellezza a sconfiggere il
mostro, è stato l'amore il premio, ed è stato il tempo il mezzo.
Una Fiaba che, nella sua semplicità,
insegna: l'apparenza non è sempre verità.
Lasciatevi scoprire, regalate
l'opportunità di farvi scoprire.
“La BELLEZZA non è che il
disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta
fuori” ALDA MERINI
Stay tuned, EMME.
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